Articles in Approfondimenti
Quel deserto chiamato pace

Si vis pacem para bellum: se vuoi la pace prepara la guerra. La pace di chi la persegue in questo modo non è altro che guerra. In questa sequenza: riarmo, guerra, vittoria, imposizione delle proprie condizioni al nemico vinto, oppure sterminio. Anche questo è uno dei tanti modi di chiamare la pace: Solitudinem faciunt, pacem appellant (Tacito), fanno un deserto …
La rivoluzione di Francesco. La cura del creato

Papa Francesco era “reazionario” (come scrive Cinzia Sciuto)? In diversi lo hanno sostenuto durante tutto il corso del suo pontificato, ma ora, proprio mentre nel rendergli omaggio esplode la mobilitazione di popolo e di leader, mondiali e no, questa accusa torna a farsi avanti con più insistenza. Le motivazioni sono sempre le stesse; non aver dato battaglia su questioni cosiddette …
L’erede di Francesco

Forse nessun papa come Francesco ha suscitato il bisogno di una riflessione profonda e sentita su sé stessi e sul mondo non solo in una parte consistente del cattolicesimo, ma anche tra un grande numero di non credenti. Ma difficilmente un papa ha suscitato anche tanta ostilità: non solo tra coloro di cui contrastava apertamente pensiero e azioni su questioni …
Un mondo di tutti

A seguito delle decisioni prese al vertice di Abidjan, nei prossimi mesi l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, agenzia dell’Onu, evacuerà (se ci riesce) 15mila profughi detenuti nella Libia di Serraje. Costo previsto, 80 milioni: 5.300 euro a testa. L’Oim calcola che imbottigliati o imprigionati in Libia ci siano da 700mila a un milione di migranti. Evacuarli tutti costerebbe dunque da 37 …
Profughi

In Libano ci sono 1,6 milioni di profughi siriani (oltre a 500mila palestinesi, lì da decenni): il 36 per cento (il 48, con i palestinesi) della popolazione; in Giordania ce ne sono 600mila (su 6 milioni di abitanti, oltre a 1,7 milioni di palestinesi). In Turchia 650mila; in Iraq 250mila; in Iran 2 milioni (più tutti gli afgani).
Dopo il primo maggio

La risposta alla convocazione del May day – che quest’anno univa a Milano, in un’unica mobilitazione internazionale, il tema consueto del precariato e la denuncia dell’Expò – è stata massiccia e articolata. Tantissimi (più di 30.000), quasi tutti giovani; meno birra degli anni scorsi; ben otto bande di “ottoni” da diversi paesi europei. E poi, cordoni di famiglie che occupano …
I profughi sono già cittadini europei

L’Europa va ricostruita dalle fondamenta, a partire dalla ridefinizione dei suoi confini. L’Europa che c’è ora si sta sfaldando perché è incapace di fronteggiare le tre principali sfide che i suoi popoli devono affrontare: la sfida ambientale (di cui i cambiamenti climatici sono il risvolto più pericoloso); quella economica, che vuol dire reddito, lavoro, casa per tutti e meno diseguaglianze; …
Il progetto di coalizione sociale.

Il progetto di coalizione sociale promosso dalla Fiom e consolidato dall’imponente manifestazione del 28 marzo offre a tutte le persone di buona volontà un’opportunità che non va lasciata cadere.
Gad Lerner va alla guerra?

Anche Gad Lerner si è messo l’elmetto? L’occasione è la strage al museo del Bardo di Tunisi. Il bersaglio è l’avanzata dello stato islamico in Libia e in tutta l’Africa settentrionale. Spiace che quello che succede in Siria, in Libia, in Yemen – e prima ancora in Somalia, in Afghanistan, in Iraq – non insegni niente a Gad, della cui …
L’Altra Europa e la coalizione sociale di Landini

Sabato 14 marzo a Roma la Fiom ha riunito per la prima volta la coalizione sociale che ha in progetto. E’ un importante punto di partenza con cui molti di noi dovranno confrontarsi: riunire ciò che fermenta nella società e che può – oggi – concorrere a costruire un fronte di opposizione alle politiche liberiste e antidemocratiche dell’Europa – e …